mercoledì 18 settembre 2013

Storie di libri e di pasta abbandonata!

Carissimo lettore, 
prima di procedere nella lettura ti avviso che questo post si dividerà in due parti, una più "seria" (nei limiti del possibile) e una più frivola.

Qui comincia quella seria, se preferisci quella frivola...passa oltre!

Come preannunciato in un post di qualche giorno fa, domenica se non sbaglio, oggi è uscito il nuovo libro di Silvia Avallone, scrittrice di Acciaio. Edito da Rizzoli, il nuovo romanzo si chiama Marina Bellezza e ovviamente l'ho già acquistato, visto che alla Feltrinelli era scontato del 15%, non sarà stato un grande risparmio, ma in qualsiasi caso...buttali via!
Purtroppo entrare alla Feltrinelli è sempre un motivo di spendere soldi. Dopo aver acciuffato Marina Bellezza, mentre due tipe parlavano di un sito sul quale dare i voti ai film e una diceva all'altra: "No, ma io i voti non li doooo!", ho continuato il mio viaggio tra gli scaffali, ho cercato di evitare il mondo collaterale che esiste alla Feltrinelli (biscotti, zainetti, astucci, penne, quaderni e agende) e ho ripercorso tutto il reparto di letteratura fino alla lettera V.

Cosa stavo cercando?

Il libro di Boris Vian che tutte le mie amiche blogger mi hanno consigliato di leggere assolutissimamente. Vi avevo scritto che ho recentemente visto il film (potrete leggere la recensione su ArtInTime di ottobre!) e l'ho trovato...meraviglioso, quindi non ho potuto fare a meno di acquistare anche il libro: voglio leggerlo!
Ieri sera poi, a causa di un gruppo di lettura che oggi mi è stato sconsigliato per vari motivi, ho voluto investire ben 1,99€ per acquistare un ebook che onestamente mi mancava. Non ho mai letto nulla di Virgina Woolf, ho comprato questa primavera Una stanza tutta per sé in edizione Newton e Compton da 0,99 (sì, uno di quei tanto criticati Newton e Compton che per me onestamente sono una benedizione) ed è in attesa di essere letto, ieri sera poi ho visto che il Mammut della Newton e Compton in versione ebook costava così poco, allora ho pensato di prenderlo. Riuscirò a leggere qualcosa della Wolf?
La mole di libri cresce in modo esponenziale...aiuto!
Fine parte "seria"!

Passiamo ora alla parte un po' più frivola, che ormai sta diventando un must di questi ultimi giorni: le mie passeggiate poco letterarie per Torino.
Ovviamente anche oggi il tragitto lavoro-casa è stato costellato di incontri ravvicinati del terzo tipo.
Vi dirò, appena partita sembrava destinato a non portare niente di nuovo. Invece..tutto cominciò non appena terminai la telefonata con mia mamma...
Sono andata Porta Nuova per andare alla Feltrinelli, se non hai letto il pezzo sopra, volevo prendere il libro della Avallone, già che ero in quella zona sono andata in Farmacia, questa mattina mi sono svegliata con un "merdaviglioso" mal di gola, sì ho scritto merdaviglioso! Necessitavo di qualcosa per placarlo un po', quindi: gitona in farmacia, durante la quale mi sono guadagnata un "Grande!" da un simpatico farmacista che mi ha ringraziata per avergli dato i 2,35 euro per aiutarlo con il resto.
Uscita dalla Farmacia, tappa Feltrinelli e tappa Tezenis. Esco.
Missione calze: sono a corto di calzini!
Un po' svogliata vado alla Coin dove mi imbatto in centinaia di trucchi, che evito come la peste nera, pensando alla quantità di cosmetici che ho già a casa e inizio a spulciare tra le calze: velocemente realizzo che quelle di H&M costano meno e sono più resistenti. Domani andrò da H&M. Oggi no.

Esco da Coin, dopo aver fatto un tour ai piani bassi in mezzo alla biancheria da casa e dopo essermi innamorata di quei duecentro o trecento completi letto di colori grigio, beige, ecru...forse quando avrò una casa tutta mia, forse.
Insomma, m'incammino verso casa ricordandomi di passare al supermercato a prendere l'insalata per domani.
Cammino, cammino, non succede nulla, non incontro nessuno di potenzialmente fulminato. Manifesto, solo mentalmente, profonda stima per una sciura che gira con i sandali mentre io sono iperbardata e ho pure il raffreddore.

Continuo a camminare.

Resto imbambolata come al solito davanti agli skaters a Piazzale Valdo Fusi, voglio rinascere skater! Penso.
Passa un uomo su una bici elettrica. Voglio una bici elettrica.
Passa una donna su una bici, sfoggiando una mega Louis Vuitton. Non voglio una mega Louis Vuitton.

Continuo a camminare.

Ecco l'alieno.
Su un davanzale del mega palazzo del Museo della scienza vedo questo:


Sì, sono due teglie di Pasta con sugo ai piselli. Abbandonate lì, su un davanzale. La logica di tutto questo? Inspiegabile.
Fotografo e passo oltre. La perplessità permane. 
Continuo a camminare.
Vedo ben tre donne incinte una dietro l'altra. Faranno un corso pre parto in zona? Speriamo!
La signora davanti a me ferma una delle donne incinta. Una di quelle che durante la gravidanza non mette un etto e viene definita una donna: "tutta pancia".
Non capisco cosa le dice la signora davanti a me ma sento molto bene la futura mamma che le risponde: "Me lo chiedono in molti, è solo uno!"
Ma questa ha fermato una sconosciuta per chiederle quanti pargoli portava in grembo? Mi mancava!
Vado al supermercato. Niente serial killer del rasoio
Esco dal supermercato, rivedo la donna "tutta pancia". 
Entro in casa e realizzo che mi sono dimenticata di comprare la pastina, avevo voglia di minestra. Grazie raffreddore per avermi fatto venire questa voglia malsana.
Scelgo di optare per un risotto per cena. 
Che tutto sommato esce come nella foto, forse è un tantino cremoso.
Il segreto del riso, dice Alessandro Borghese, è la tostatura. Per quanto mi riguarda aggiungereri anche una sana botta di culo per le dosi dell'acqua. Fare il riso per una persona è complesso, soprattutto azzeccare le quantità giuste!
Insomma, questa è stata la mia giornata. Ora sono reduce da un Benactiv e ho una sete tremenda e ti dicono di non bere altrimenti passa l'effetto...e che cavolo! Vado a stendere i jeans. Alla prossima! 


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