sabato 15 giugno 2013

Rêves: il quaderno dei sogni


Ieri nella mia cassetta della posta ho trovato ad aspettarmi una cosa troppo carina! 
Ma non vi dico ancora cos'è, un passo alla volta.
Facciamo un salto indietro nel tempo (tranquilli, non ci sono né Piero né Alberto Angela...e nemmeno Giacobbo, sia mai!). Martedì della settimana scorsa, per essere precisi correva il giorno 4 giugno, sono stata al laboratorio Quazza, nel seminterrato di Palazzo Nuovo alla presentazione del Piemonte Documenteur Film Festival (sito PDFF). C'erano molte persone presenti in sala, dai prof di scienze della comunicazione, a produttori di web series, poi c'erano collegamenti con gli sceneggiatori di Inside Batman (leggi su ArtInTime di giugno l'intervista ad Antonio Micali CLICCA!), poi c'era un simpatico personaggio. Sì, voglio proprio chiamarlo personaggio perché lo è! Sto parlando di Emanuele, l'ideatore di Rêves: il quaderno dei sogni  che ha presentato...il quaderno dei sogni.

Faccio una parentesi. Ammetto la mia totale ignoranza in materia, pensavo che i quaderni pro-classificazione delle cose fossero un monopolio di Moleskine, evidentemente mi sbagliavo! Anche se di fatto non ne hanno uno dedicato ai sogni....ahi, ahi!
Ma il quaderno dei sogni di Emanuele è differente.
Il quaderno dei sogni di Emanuele è la risposta cartacea alle applicazioni mondane, è la magia fatta carta, che acquista fascino proprio perché stampata su carta. Il quaderno dei sogni è geniale!

Altro appunto prima di proseguire, saltiamo nuovamente alla presentazione. Scusate se oggi vi faccio fare i salti mortali, ma ho un sacco di cose da spiegarvi

Alla presentazione Emanuele ci ha presentato il progetto, ci ha raccontato come è nato, come funziona, ci ha fatto fare una bella risata, ci ha detto che aveva ai piedi un paio di Geox e che quindi i suoi piedi respiravano e poi ha aggiunto che avrebbe regalato ai presenti una copia del quaderno, previo invio di una mail al suo indirizzo con un oggetto molto particolare, che io non vi dico per ovvie ragioni. 

Siccome sono rimasta affascinata dal Quaderno dei sogni, siccome stavo già chiedendo: "Ma dove lo trovo?", non ho resistito e dopo essermi complimentata con lui per la bellissima iniziativa (che a breve devo illustrarvi un po' perché comprende anche altre cose geniali), appena tornata a casa ho mandato la mail e ieri è arrivato.

Eccolo, in tutto il suo splendore.




Una cosa che ho capito subito alla presentazione e che ha avuto una conferma quando l'ho preso in mano e ho iniziato a spulciarlo e a fare "Oooooh" ogni volta che vedevo una nuova pagina...beh, il Quaderno è...liquido. Cioè è fatto di carta, come dicevo sopra, ma è liquido perché permette di vivere e di trattare i sogni in modi diversi. Uno può scrivere sopra i suoi sogni, può partecipare a degli incontri, può trovare un nome di uno scrittore nascosto nel titolo...insomma Il quaderno dei sogni è senza ombra di dubbio un'applicazione con i fiocchi, un ipertesto, un'idea liquida...

Come funziona questo quaderno?

Tutto comincia con "Una notte sognerai..." stampato sulla scatola che lo contiene. In fondo alla pagina c'è disegnata una chiave antica. Aprite la scatoletta ed ecco il quaderno con tanto di matitina con gomma per appuntarvi i vostri sogni.
E poi...ecco che comincia il viaggio (c'è anche un biglietto), tante pagine pronte per essere scritte e tanti consigli per come rapportarvi ai vostri sogni, come capirli, come interpretarli.
Ora so già che i razionalisti diranno: a me non serve. Okay, ci sta questa affermazione.
Ma tutti sogniamo, Cenerentola diceva che "I sogni sono desideri chiusi infondo al cuor...", sui sogni esistono molti film: Inception, Vanilla Sky, Shutter Island, il cinema ha inserito i sogni nella narrazione, pensiamo ai film noir degli anni 40 oppure a tutti quei film in cui la distanza tra sogno e realtà è impercettibile, pensate al Gabinetto del dott Caligari. 
I sogni poi sono il sale della vita, sono quelli che ci spingono ad andare avanti, sono i nostri desideri, la nostra voglia di fare qualcosa, di grande, sono quelli che ci danno la carica, che ci fanno fare cose che magari credevamo di non saper fare. 
Penso che lo stesso Emanuele abbia sognato di fare un quaderno dei sogni, era il suo sogno oppure uno dei suoi sogni...ed è riuscito a realizzarlo.
Non bisogna avere paura dei sogni, nè di quelli che si fanno di notte e, aggiungerei, nemmeno quelli che si fanno ad occhi aperti.
I miei sogni, intendo quelli che faccio di notte, a volte meritano davvero di essere scritti, ho visto questo quaderno come un messaggio, una di quelle cose che capita nel posto giusto al momento giusto. Molti scrittori sfruttano i propri sogni per scrivere dei romanzi, altri sogni diventano film, come ho già detto... Magari iniziare ad appuntarli per ricordarli potrebbe diventare un modo per...creare qualcosa, qualsiasi cosa.

Buoni sogni a tutti!!

Per info: www.ilquadernodeisogni.it

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