lunedì 10 dicembre 2012

Vidi: Le sei reincarnazioni di Ximen Nao di Mo Yan

Attenzione, attenzione, si torna a parlare di libri
la cattività-della-stupidera sembra essere stata placata, 
sarà la volta buona? 
Ricomincerà questo blog a riprendere le linee guida? 
Lo scoprirete solo leggendo! 



Avete mai letto qualcosa del premio Nobel Mo Yan?
Io no.
Questa mattina (sì, siparietto simpatico) mi sono svegliata e nella casella della posta elettronica c'era ad attendermi la solita mail di Book Republic: i libri di Mo Yan a 3,99 € (gli ebook!), solo per oggi!!!
Sono corsa su Amazon e dopo aver messo in lista Sorgo Rosso ho deciso di acquistare Le sei reincarnazioni di Ximen Nao. Ora, non so come sia, forse era meglio prendere Sorgo Rosso...non so se ho scelto bene e se davvero questo premio nobel possa rientrare nel club dei libri che mi piace leggere, ho sentito un sacco di critiche su di lui, ma io sono un San Tommaso e se non vedo, leggo, tocco con mano: non mi fido. Preferisco avere delle opinioni mie, quindi prossimamente (spero presto), cercherò di leggere qualcosa di suo, in primis quello che ho acquistato.
Vi lascio qui sotto la trama.

TRAMA


Primo gennaio del 1950: Ximen Nao, un ricco proprietario terriero, è stato giustiziato dai suoi mezzadri alla vigilia della rivoluzione cinese e da due anni vive nel mondo delle tenebre. Sebbene subisca i più crudeli e dolorosi supplizi, rifiuta di pentirsi: è convinto di avere condotto una vita giusta e di essere invece stato immeritatamente condannato. Re Yama, il terrifico signore della morte, è talmente stufo di lui, delle sue continue, fastidiose lagnanze che alla fine gli dà la possibilità di reincarnarsi nei luoghi dove ha vissuto. Ximen Nao spera di riprendere così possesso della moglie, delle due concubine, della terra, dei suoi averi. Non immagina che tanta generosità nasconde una ancora maggiore insidia: perché Re Yama decide di farlo reincarnare non in se stesso, ma in un asino. Al momento di tornare sulla terra, Ximen si rifiuta inoltre di bere una pozione che gli consentirebbe di dimenticare il passato e di liberarsi progressivamente delle pulsioni, del desiderio, dell'odio, della sete di vendetta. Vuole che le esperienze della vita precedente rimangano impresse nella sua memoria. Che senso avrebbe, altrimenti, tornare nel mondo degli uomini per riparare all'ingiustizia subita? Nell'arco di cinquant'anni all'asino faranno seguito il toro, il maiale, il cane, la scimmia. Un lasso di tempo che basterà a Ximen per liberarsi di ogni rancore e durante il quale sarà partecipe degli eventi piccoli e grandi che hanno contribuito a trasformare la Cina. E alla fine giungerà anche il momento in cui Re Yama gli consentirà di ridiventare uomo: il 31 dicembre del 2000, la notte della nascita del nuovo millennio, verrà al mondo un bambino di nome Lan Qiansui, ossia «Lan mille anni»; sarà lui, che ha un «corpo piccolo e magro e la testa insolitamente grande, una memoria eccellente e una parlantina sciolta», a iniziare, il giorno del suo quinto compleanno, il racconto della propria storia: «Dal primo gennaio dell'anno 1950...».




Sempre del premio Nobel Mo Yan, vi ricordo:

Sorgo Rosso
L'uomo che allevava i gatti e vari racconti
Grande seno, fianchi larghi

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