lunedì 24 dicembre 2012

O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai!

Il post che state per leggere probabilmente vi sembrerà la fiera dell'utopia, quindi, se siete deboli di cuore, tendenzialmente inclini a mandare a stendere chiunque vi parli dello spirito natalizio, beh...chiudete subito questa pagina, datemi solo il tempo di augurarvi buon Natale. Se invece lo spirito del Natale sembra essersi impossessato di voi e da qualche ora alternate Jingle Bells a Tu scendi dalle stelle, se avete trascorso il vostro pomeriggio tra fiocchi e fiocchetti, carte colorate e regali...proseguite, male non dovrebbe farvi.
Dunque, che dire... Avete presente quando in questo periodo la gente continua a ripetere che a Natale si è tutti più buoni? Beh, è vero...potrebbe essere un luogo comune. Forse lo è. Eppure vi invito a fermarvi un attimo.
Effettivamente lo spirito natalizio a volte vi porta a fare cose che normalmente non fareste. È difficile non essere contagiati da questa febbrile gioia, questo senso di attesa di un momento magico. Siate voi credenti o meno, il Natale è davvero un momento di attesa, c'è chi attende la venuta del bambinello, chi di riabbracciare persone lontane, chi attende un momento da trascorrere con la famiglia. Ognuno vive la sua attesa, c'è chi la esterna e chi la tiene segreta.
Il Natale è emozioni, è famiglia, è riabbracciare i vecchi amici, è riscoprire vecchie amicizie, è rinnovare l'amore.
Charles Dickens scriveva: “Ho sempre pensato al Natale, quando arriva, come ad un tempo di bontà; tempo di gentilezza, di perdono, di amore; il solo tempo che io conosca nel lungo calendario dell’anno in cui gli uomini e le donne sembrano concordi ad aprire i loro chiusi cuori liberamente, ed a pensare agli uomini al di sotto di loro come se fossero davvero dei compagni nel viaggio verso la tomba, e non un’altra razza di creature dirette ad altri lidi” .
Ma dobbiamo proprio attendere il Natale per tutto questo? Non è un po' assurdo che ci sia solo un periodo all'anno per ricordarsi di chi è meno fortunato di noi, per riallacciare rapporti che si sono incrinati e sembravano ormai perduti da tempo?
Ovviamente no.
O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai. È inutile interpretare Mr Scrooge tutto l'anno e poi il 24 e 25 dicembre diventare le persone più felici, festose e contagiose della storia. Credere che il Natale sia il pretesto per essere più buoni è come nascondersi dietro un dito. 
Facendo sempre appello a Dickens, nel Canto di Natale leggiamo: “Onorerò il Natale nel mio cuore e lo farò per tutto l’anno
Charles Dickens aveva ragione.
Portate il Natale con voi e contagiate tutti con la sua bellezza.

Quest'anno voglio farvi gli auguri di Natale così, con l'aiuto di uno scrittore.
Vi auguro di trascorrerlo con le persone che amate, di ricevere tutto l'affetto di cui avete bisogno, di regalarlo agli altri, vi auguro di ricevere doni che durino in eterno, che non vengano logorati dal tempo.
Vi auguro un Natale che sia come quei famosi diamanti: un Natale per sempre.

Auguri cari lettori!

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