sabato 29 dicembre 2012

La vita è meravigliosa: recensione!

Oggi parliamo di un film che è uscito qualche anno fa, giusto un paio, esattamente nel 1946, il film in questione è La vita è meravigliosa di Frank Capra.
Nel marasma dei film natalizi che ogni anno vengono riproposti, non capisco come mai non scelgano di inserire anche questo film meraviglioso.
George Bailey è un giovane di grandi speranze, vorrebbe fare molto nella sua vita, ma per un motivo o per l'altro si ritrova sempre ancorato alla città dove è nato, Bedford Falls, e decide quindi di dedicare la sua vita a fare del bene agli altri grazie anche alla cooperativa di risparmio fondata dal padre.

La vigilia di Natale lo zio Billy va in banca a versare 8000 dollari, ma a causa di strane vicissitudini finiscono nelle mani del cattivo della città, il ricco e antipatico Henry Potter (si sembra Harry Potter, ma fidatevi, non ha niente a che vedere con il maghetto!). Henry Potter cerca di ricattare George, tentando in tutti i modi di acquisire la sua cooperativa, offrendogli vane speranze.

George litiga con i famigliari e in preda allo sconforto cerca di togliersi la vita gettandosi nel fiume, ma proprio mentre sta per gettarsi, nel fiume compare un uomo, decide di salvarlo. E' un angelo. Noi del pubblico lo sappiamo bene, ma George farà molta fatica a comprenderlo. 
L'angelo, Clarence Oddbody, mostra a George come sarebbe stato il mondo senza di lui, cosa sarebbe successo nella sua cittadina e ai suoi abitanti.
La vita è meravigliosa è un film che fa riflettere davvero moltissimo gli spettatori, Frank Capra era un genio e credo che questa pellicola sia la migliore tra tutte quelle che ha realizzato.
Il modo in cui egli mostra e racconta questi anni difficili dell'America che è appena uscita da una crisi ed ha appena terminato una guerra è davvero singolare perché alterna alla leggerezza tipica delle commedie, un senso di grande profondità e presa di coscienza. Un senso di responsabilità che tutti i personaggi hanno, un senso di appartenenza alla nazione, al paese in cui vivono. 
Credo che questo film rientri tra le pellicole che bisogna vedere almeno una volta nella propria vita, senza pregiudizi sul bianco e nero e riguardo il fatto che è un film del 1946. E' un'esperienza, diciamo così, un viaggio, una cosa da fare, un film da vedere perché sono sicura che non resterete a bocca asciutta, anzi, sarete meravigliati.
Buona visione!

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