lunedì 26 novembre 2012

La cugina americana di Francesca Segal: recensione!

E' difficile recensire questo libro, perché non so dirvi se mi sia piaciuto o meno.
La cugina americana di Francesca Segal è un libro che parla di dovere e passione, li mette in rapporto e fa scegliere al protagonista, Adam, tra i due. Ho impiegato un po' di tempo a leggere questo libro, non perché fosse lungo (il che è anche vero, ma c'è di peggio), ma perché leggendolo io attendevo solo una cosa: che Adam tradisse Rachel con la cugina Ellie, la cugina americana appunto. So che molte di voi diranno: ma come? Ma povera Rachel! Ma non si è mai sentito un discorso così da parte di una donna!
Allora, carissimi lettori, a me Rachel sta proprio antipatica. E' una di quelle classiche donne da romanzi rosa, in attesa del vero amore, che pensano solo a sposarsi, con questo non voglio dire che è un male, anzi, ben per lei se ha trovato l'uomo ideale in Adam, ma...che noia mortale!
Insomma, è una storia di un libro e se nemmeno nei libri possiamo provare l'ebbrezza del tradimento, che poi a un certo punto questo avviene, scusatemi lo spoiler, ma da lì in avanti. 
Dunque tradimento a parte, non è un brutto libro, anzi! E' ben scritto, molto scorrevole, l'autrice ha ottime abilità narrative e i passaggi tra la prima, la seconda e la terza parte del libro sono resi con dei salti temporali degni di un film. Il montaggio è ben studiato e anche gli stessi personaggi sono caratterizzati in modo realistico.
Io ho avuto questa sensazione di orticaria dall'inizio: e insomma, tradiscila! Rachel è una palla colossale! Scusate il gergo scurrile e poco consono a una donzella, forse ho letto questo libro in un momento sbagliato della mia vita, o forse semplicemente mi aspettavo dell'altro, molto altro. 
Ne parlavo proprio con la responsabile della rubrica Books di ArtInTime e lei, che l'aveva già terminato quando le facevo queste osservazioni, diceva: "Vai avanti, vai avanti!" Effettivamente andando avanti migliora...un pochetto.
A libro terminato poi, per carità: tanto di cappello ad Adam che sceglie di restare con la moglie (scusate se vi svelo un sacco di cose, ma serve!) e quindi si guadagna duecento punti di stima per questa scelta che stride con quello che accade oggi nel mondo. Però io sono in una fase "leggo tutto in modo negativo" e vi dirò: che il finale è aperto e lascia pensare che Adam e Ellie si rivedranno e succederà dell'altro. E' troppo ovvio e benpensante il finale di questo libro.
Parentesi, poi io sarei la prima a strozzare le persone in caso di tradimento, per cui non so nemmeno bene perché volessi il tradimento a tutti i costi, forse solo perché Adam è chiaramente infelice, ma sono anche domande ovvie, credo, le sue, tipiche di chi sta per sposarsi. 
A conclusione di questa recensione, che ammetto è una cozzaglia di pensieri, posso dire che in qualsiasi caso il lo leggerei questo libro, può anche farvi bene! 

Alla prossima!




1 commento:

  1. ahahahah! Beh ci sono quei libri in cui i personaggi non li sopportiamo ma poi pensiamo che come lettura non sia stata male...:-)

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