giovedì 25 ottobre 2012

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori: recensione!

Finalmente sono riuscita a vederlo! 
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, uscito nel 2009, diretto da Laurent Tirard, racconta la storia di Nicolas un bambino che a causa di segnali sbagliati da parte dei suoi genitori, scambia un invito a cena del capo del padre con una presunta gravidanza della madre. La fiera degli equivoci è dietro l'angolo e una passeggiata nel bosco viene letta dal bambino come un tentativo da parte dei genitori di abbandonarlo.
Ambientato negli anni 50 circa, Il piccolo Nicolas ci porta nel mondo dei bambini di quegli anni, quando ancora si giocava nelle strade, le maestre avevano la piena facoltà di sgridare i bambini che non studiavano, si facevano le visite mediche di gruppo e anche il bidello poteva decidere le punizioni. 
Il piccolo Nicolas è un film molto divertente è brillante, tratto da una serie di libri che raccontano le avventure di Nicolas, dura un'ora e mezza e vi assicuro che sono 90 minuti di risate e divertimento assicurato. Non quelle risate da cinema comico o legate a battute di cattivo gusto o gags indecenti, qui sono i bambini i protagonisti e la loro genialità e la loro fantasia vi terrà incollati al divano.
Ogni compagno di scuola di Nicolas è caratterizzato molto attentamente, c'è il secchione, il miliardario, il mangione, quello che da grande vuole fare il poliziotto, quello che da grande vuole fare il bandito, ognuno di questi bambini riesce a offrire al pubblico un'interpretazione magistrale, abilità che a volte nemmeno certi attori adulti possiedono.
Non è un filmone che segnerà la storia, probabilmente tra qualche anno non ne parlerà più nessuno, ma credetemi, se avete voglia di una commedia brillante questa fa proprio al caso vostro. 
Ho apprezzato moltissimo come il regista ha fatto lavorare i bambini, quanto ha curato la loro espressività che in alcuni momenti è davvero sublime. Si percepisce che i bambini stanno giocando lungo tutta la pellicola e nessuno di loro è mai sottotono, o stride rispetto al gruppo.
La mia scena preferita? Sicuramente quella in cui per guadagnarsi 500 franchi (il motivo non ve lo svelo) decidono di vendere ai ragazzini della loro città la pozione di Asterix e Obelix, riproponendo scene tipiche del fumetto, come ad esempio la coda di persone in attesa di bere dal paiolo della pozione.
Probabilmente, se questo film fosse stato girato in America, sarebbe una proprietà Disney, perché ricorda i film che noi, nati a cavallo tra gli anni 80 e 90, potevamo gustare nei periodi natalizi, tutti marchiati appunto Disney.
Degni di nota sono anche i titoli di testa, che sono di fatto un cartone animato, che ci portano inevitabilmente nel mondo dei bambini. 

VOTO:



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