mercoledì 25 luglio 2012

Ugly Betty

Penso che il sottotitolo esatto per questo post sia: "Arrivo tardi, ma ci arrivo anch'io.". Ebbene sì, grazie a Cristina Giuliano, la fotografa che ho intervistato QUI, con la quale sono rimasta in contatto tramite facebook, sono incappata nella simpatica e frizzante serie tv Ugly Betty.
Devo essere sincera, non l'avevo mai presa seriamente in considerazione perché io mi scoccio ad aspettare alla tv le puntate e quindi l'avevo abbandonata dopo aver visto qualche pezzo del primo episodio, ma ora che le quattro stagioni sono complete e stracomplete posso vederne quante me ne pare ogni giorno. Cristina, grande appassionata di serie tv, mi aveva detto di vederla a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e! e che dire: ha proprio trovato pane per i miei denti! Sono al quarto episodio e non mi scollo più! Poi ho anche scoperto che le puntate della prima stagione (per ora ho controllato queste) sono su youtube, la quarta si trova facilmente in streaming sottotitolata in Italiano, che dire: prevedo che a breve diventerò ufficialmente Ugly Betty dipendente!
Mi spiace solo che non si trovino in lingua originale le puntate, ma pazienza, vorrà dire che lo guarderò doppiato perché i cofanetti non mi va proprio di prenderli.
Riguardo la storia che dire, sono al quarto episodio non posso sbilanciarmi eccessivamente, ma credo che gli autori siano riusciti a trovare un giusto equilibrio: è moda, ma è anche denuncia della stessa, denuncia di questo mondo in cui si deve essere tutti pronti per la copertina, eppure anche da questi ambienti c'è sempre qualcosa da imparare. Ovviamente Ugly Betty è l'emarginata della situazione non solo perché non è bella (che poi diciamolo, ma ogni tanto si intravedono tratti di un volto carino sotto quella frangetta), ma anche perché non si veste alla moda e soprattutto sembra che la moda non le interessi.
Il primo e il secondo episodio sembrano molto "Il diavolo veste Prada", film che viene effettivamente citato dal nipote di Betty nel terzo episodio, quando si parla del famigerato book che rappresenta il nuovo numero della rivista prima di essere mandato in stampa. I personaggi sono tutti ben classificabili, abbiamo la cattiva: Wilhelmina Slater con tanto di valletto: Marc St. James, il principe azzurro: Daniel Meade, Christina Mc Kinney: la fata buona addetta al guardaroba...
Ora la maratona Ugly Betty non si ferma di certo qui, penso che inizierà lentamente ad invadere le mie giornate, aiuto! Una nuova distrazione! 
Scherzi a parte, ringrazio Cristina per la dritta!
E ora..torno a lavorare alla mia tesi, che per la cronaca non sarà su Ugly Betty...sia mai che a qualcuno venga in mente un simile collegamento, anche se...potrebbe diventare un ottimo argomento di discussione. 

Nessun commento:

Posta un commento

Se hai piacere, lascia un segno del tuo passaggio su Life in Technicolor! Grazie in anticipo!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...