domenica 29 maggio 2011

Ricordar fotografando...

Da qualche tempo sto riflettendo sull'importanza del ricordo visivo, della testimonianza visiva. A "causa" dei miei  studi universitari abito per 5 giorni alla settimana nel capoluogo di regione Piemontese, ovvero la magica Torino. Spesso, soprattutto nei pomeriggi primaverili quando ancora la temperatura esterna ti permette di passeggiare tranquillamente per le vie del centro senza boccheggiare, resto affascinata dallo splendore e dall'eleganza di questa città. Nella mia vita non ho viaggiato moltissimo, nonostante questo ho visto un discreto numero di città e questa è una delle poche, a parte Londra, che mi porta anche a dire: "Se mi dovessi trasferire per sempre in questa città potrei anche trovarmi bene!". Torino è così, dicono che o la si ama, o la si odia. A me piace molto, ogni via, ogni portone, ogni cortile, ogni portico è qualcosa di unico, raro e meraviglioso. Forse per chi ci vive da sempre, passare sotto la Mole ormai non fa più effetto, ma per chi la vede raramente essere là sotto, alzare la testa fino ad incontrare con lo sguardo quella stella che svetta lassù sulla punta, è qualcosa che mette sempre i brividi.
Arrivare davanti a Palazzo Carignano e perdersi con lo sguardo nelle sue innumerevoli "onde", attraversarlo a piedi per sbucare nella piazza dove c'è la Biblioteca Nazionale e pensare: "Questa è la sede del primo Parlamento Italiano" ti fa sentire...wow!
Insomma, questi momenti, come direbbe la Kodak, sono da ricordare, da immortalare. Ecco perchè da un po' di tempo sto pensando all'importanza della foto ricordo, non solo per i momenti di festa o di sballo con gli amici, come Facebook ci ha tristemente insegnato in questi ultimi anni, ma proprio per portare sempre con sè certe cose che abbiamo visto e che ci hanno affascinato. Insomma, un diario fotografico, una sorta di archivio di visioni. Non sono di certo io la prima a proporre un'idea del genere, è qualcosa che da anni ed anni la gente propone, la gente crea. L'immagine come testimonianza, come ricordo è qualcosa che è nato quando è nata l'immagine stessa. Sono moltissimi gli studiosi che si sono occupati di questo e hanno anche scritto molte teorie a proposito dell'immagine come mezzo di comunicazione.
Detto questo credo che inizierò a girare con una fotocamera in borsa, la mia mitica Nikon 3000 mi accompagnerà sempre! E' una macchina fotografica compatta, sapete, girare con una reflex non è molto comodo, anche perchè le reflex costano un po' di più....
Però con la mia cara Nikon si riescono a fare degli scatti decenti, ovvio, non bisogna avere grandi pretese, però non sono niente male! Un consiglio per scegliere una buona macchina fotografica? Non fatevi abbindolare dal numero dei pixel, che vi interessa solo nel caso in cui vogliate fare foto con formati da POSTER, controllate le ottiche, gli ISO, ovvero la sensibilità del sensore! Quello fa veramente la differenza, credetemi! 
Per info sugli ISO--> CLICK HERE!
Faccio questa piccola parentesi perchè sento sempre più gente che dice: "Ho una macchina fotografica con 2000000000 di megapixel!!!" UAU! Bene, poi vai a vedere le ottiche, gli iso e cose più utili...e fa cagare!
Quindi, meglio qualche pixel in meno e gli ISO più seri!!
Tornando al proposito del post, anche per concludere, vediamo quanto regge questa mia idea di diario fotografico, soprattutto perchè un diario cartaceo durava 3 giorni e poi lo dimenticavo nel cassetto...vediamo se con la fotografia posso fare di meglio!!


N.B. La foto di Torino in alto non l'ho scattata io!

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